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Piano solo Dopo la pubblicazione del cd "Meriggi e ombre" pubblicato per l'etichetta Splasc(h) Record, il pianista Paolo Paliaga presenta il concerto per piano solo. È una delle prove più impegnative sul piano artistico/musicale, soprattutto perché alcune parti del concerto sono totalmente improvvisate. Questo rende la performance molto interessante perché si fonda sull'interazione con il luogo, il pubblico, l'ambientazione, l'acustica e il suono del pianoforte. Ogni concerto risulta così essere profondamente differente e in stretto rapporto con gli elementi messi in campo nella serata stessa.

La parte iniziale del concerto è appunto pura improvvisazione mentre la seconda parte comprende composizioni originali, brani della tradizione Jazz, della musica argentina, brasiliana, del tango, e della tradizione balcanica. Si tratta di un percorso che ha come filo conduttore l'improvvisazione e che tocca melodie, ritmi e ambientazioni che vanno dai balcani alle tre americhe, passando dalla melodia italiana alla canzone colta francese fino agli standards Jazz più conosciuti. Il tutto rivisitato attraverso la poetica del pianista, i suoi arrangiamenti, le sue visioni e interpretazioni.

Da molti anni Paolo Paliaga mette a punto il concerto di piano solo e dopo molti concerti in Italia ha suonato in diversi paesi europei.. Sta preparando una registrazione per un nuovo disco di piano solo.
Alboran Trio Paolo Paliaga: pianoforte
Dino Contenti: contrabbasso
Mattia Barbieri: batteria e percussioni

Sito web: alborantrio.com

Entrando dallo stretto di Gibilterra troviamo il mare d’Alboran, compreso tra le coste spagnole a nord e quelle marocchine ed algerine a sud. Il bacino occidentale del Mediterraneo, che contiene tra gli altri il mar d’Alboran, è ben delimitato dal bacino orientale della congiungente capo Bon-capo Lilibeo.
Alboran è l’ingresso nel mediterraneo, è il mare che congiunge il continente africano e quello europeo, è il mare che si incontra arrivando da tutti gli altri mari. In quel mare, Africa e Spagna si affacciano e disperdono le loro essenze e le loro tradizioni e inizia qualcosa che è come un’origine. Il Mediterraneo unisce, mescola, incontra, elabora, metabolizza culture, suoni, genti diverse, religioni, tradizioni e rimane da sempre come una grande fascinazione, un luogo fondativo, una scaturigine occulta. Alboran è come l’inizio di qualcosa di cui non si sa bene, che le parole stesse non sanno ancora raccontare.

Un grande incontro tra musicisti che vivono la musica d’improvvisazione in un modo diverso, che scavano nel ritmo, che cercano un nuovo suono e un modo nuovo di far suonare la più tradizionale delle formazioni. Alboran trio si caratterizza per essere una giusta combinazione di tre personalità che collaborano ad un’unica visione della musica. Il programma si incentra sui brani originali del pianista e compositore Paolo Paliaga che il trio ha sapientemente arrangiato. Rigorosamente acustico nella formazione, il lavoro dei musicisti ha approfondito la ricerca sonora sulla vibrazione delle pelli, corde e legni, si è concentrato sullo sviluppo dell’arte della melodia, sull’interazione e la creazione spontanea, fuori dalle etichette tradizionali e dalla strada principale dello swing. Il risultato è una musica fresca, piena di sfumature, articolata, che spazia dalla musica europea alla pulsazione africana, sullo sfondo della tradizione Jazz nord-americana.

 English version
Antropocene Trio Antropocene è l'epoca geologica attuale, in cui l’ambiente terrestre, nell’insieme delle sue caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche, viene fortemente condizionato su scala sia locale sia globale dagli effetti dell’azione umana.

Lo spettacolo del trio parte da una rilettura del quadro del grande pittore visionario Hieronymus Bosch, “Il giardino delle delizie”, in chiave laica come percorso dallo stato di natura all’inferno dei cambiamenti climatici e sociali. Grazie alla collaborazione con l’artista spagnolo Jesús de la Iglesia, “entreremo” dentro il quadro, mentre il trio suonerà interagendo con i suoni, le immagini e le citazioni, per percorrere un viaggio intenso e impressionante. Il quadro prenderà vita attraverso effetti speciali che la tecnologia di oggi permette inserendo frammenti di immagini che richiamano le tematiche più critiche della modernità.

- Per saperne di più
- Il trailer di Antropocene
Duo di pianoforti
Paolo Paliaga e Roberto Plano

Un concerto inedito, inusuale, frutto di personalità curiose e audaci che si cimentano in un incontro che vuole superare le tradizionali "etichette" di musica colta e musica di improvvisazione..
Due pianoforti e due visioni del mondo per raccontare un solo suono, un solo universo e per confrontarsi con tradizioni musicali che sono lontane solo apparentemente.
Paolo Paliaga e Roberto Plano ripercorrono alcune pagine di musiche di diverse tradizioni cercando di cogliere l'aspetto emotivo, narrativo e sensibile della musica.
Da J.S. Bach a Erik Satie, da Egberto Gismonti ad Ariel Ramirez, da Chopin a Duke Elligton, passando per composizioni originali e frammenti di musicisti del '900. Un'occasione per ascoltare due musicisti che provengono da tradizioni diverse e che vogliono raccontare storie comuni di ordinario piacere di fare ed ascoltare musica.
Entrambi riconosciuti a livello internazionale, entrambi originari di Varese, dopo alcuni concerti in cui hanno riscontrato un grande consenso ed entusiastico apprezzamento stanno per registrare il loro primo cd insieme.



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