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  Paolo Paliaga, pianista.




















"Un giorno, durante la tradizionale lezione di piano, il maestro Stella si era assopito. Così presi ad improvvisare l'esercizio che non avevo studiato. Quando il maestro si risvegliò annuì in segno di approvazione, per lui l'esercizio era corretto. Per me era il segnale che si poteva improvvisare..."

Fondamentalmente autodidatta poi ho incontrato Nando De Luca, Ettore Righello ed infine Enrico Pieranunzi a Siena Jazz. Colui però che mi ha più mi ha illuminato sul senso dell'improvvisazione, sulla ricerca, sull'espressività, sul rapporto tra corpo, inconscio, canto e strumento è stato sicuramente Arrigo Cappelletti.

Mi sono laureato in Scienze Politiche e poi sono partito per la Francia per un dottorato di ricerca in Sociologia. A Parigi ho inciso il mio primo disco "Faena", ho incontrato molti musicisti con cui siamo spesso partiti per tournées in Spagna e in giro per la Francia. Prima avevo suonato molto son Stefano Colnaghi, allenandomi al bop e all'hard-bop.

Poi ho cercato qualcosa che mi fosse più affine, qualcosa che assomigliasse al suono dell'etichetta tedesca ECM. Così con Stefano Dall'Ora, Gianni Rossi, Ettore Lupini, Simonetta Artuso abbiamo guardato più avanti ed incontrato un altro modo di vivere la pulsazione e gli spazi improvvisativi.

Dopo il mio rientro in Italia è arrivato il primo cd a mio nome: "Giro-Vago" con Ares Tavolazzi, Giulio Visibelli e Nicola Stranieri. Accolto bene dalla critica, il gruppo ha suonato un po' e poi ognuno è andato per la sua strada.

Con il batterista Nicola Stranieri ho suonato per molti anni. Mi ha aiutato spesso a mettere un po' di ordine nelle mie idee ritmiche, abbiamo arrangiato molte volte i miei brani, suonato molto insieme e fatto due dei miei cd: "Giro-vago" e con il gruppo Horizon Quartet il cd "Azul".

Mi sono cimentato in composizioni ed esecuzioni dal vivo per film: "Peter Pan" di Brenon (1924), "La madre" diVsevolod I. Pudovkin, e in varie occasioni in diversi cortometraggi.

Ho assistito alla nascita dell'etichetta Splasc(h) Record di Peppo Spagnoli. Per la Splasc(h) uscì un cd dal titolo "Musica targata Varese".

In quegli anni ho suonato diverse volte con il grande Gianni Basso, molte volte con Barbara Casini, una volta con Enrico Rava, ho registrato un cd con Clark Terry, suonato con un poeta delle percussioni: Luis Agudo.

Pino Saulo mi ha invitato a Roma per la trasmissione "Invenzioni a due voci" dove mi sono molto divertito. Mi sono cimentato anche negli arrangiamenti e nell'esecuzione di brani della tradizione popolare, scovati dall'etnomusicologa Elsa Albonico.

Nel 2004 è nato Alboran Trio dopo l'incontro con il contrabbassista torinese Dino Contenti e il batterista e percussionista Gigi Biolcati. La musica scorreva come se da anni avessimo suonato insieme con un orizzonte comune. Alboran trio è un nuovo progetto e  ha pubblicato nell 2006 il suo primo cd: "Meltemi" per l'etichetta tedesca ACT e nel 2008 è uscito "Near gale". Con questo trio ho girato molti importanti festival in tutta Europa, dalla Gran Bretagna alla Turchia, dalla Bulgaria alla Norvegia, dalla Spagna all'Austria. Ho l'impressione che questo trio esprima una nuova filosofia del suonare insieme, dei ruoli dei musicisti, dell'arrangiamento, dello stare sul tempo. Esprime in realtà una forte emozione che perdura nel tempo. Nel 2018 nel Trio è entrato alla batteria Ferdinando Faraò, un batterista che ha una forte affinità con noi e che ha contribuito a percorrere la strada della pura improvvisazione.
Infatti, nel 2020 è uscito il CD “Islands” che ha vinto il “Golden prize” per il miglior disco di Jazz del 2020 in Giappone.

Dal 2010 ho avviato una collaborazione con il pianista classico Roberto Plano. Ci divertiamo molto a suonare insieme e abbiamo registrato il CD “Inspiration” alla “Fazioli Hall” di Sacile e pubblicato per la DaVinci Records di Osaka.

Ogni tanto mi produco in concerti di piano solo, che hanno un forte carattere esplorativo. Dopo il Cd "Meriggi e ombre" a ottobre 2022 ho registrato il mio secondo disco di piano solo “The wind is coming” che esce ufficialmente a marzo 2023 per l’etichetta Da Vinci Records.

Nel 2022 dopo l’incontro con il video artista Jesus de la Iglesia abbiamo dato vita insieme ad una nuova forma di spettacolo che si intitola “Antropocene”. Si tratta di uno spettacolo in cui con un trio elettrico suoniamo sulle immagini di un quadro del grande pittore visionario Hieronymus Bosch, “Il giardino delle delizie”, in un viaggio sperimentale e onirico e lo rileggiamo in chiave laica come percorso dallo stato di natura all’inferno dei cambiamenti climatici e sociali.
 
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